Oggetto: Controllo motocicli sulla SP 65 Futa. Presentazione bozza progetto di “implementazione qualitativa”.
Lo scrivente ufficio, nell’approssimarsi della bella stagione, con conseguente inizio del transito di motocicli sulla SP 65 “Futa”, ritiene proporre alle autorità ed uffici in indirizzo specifico progetto di controllo dei comportamenti posti in essere dai centauri che percorrono la SP 65.
Limite degli interventi posti in essere negli anni 2010 e 2011
Con gli interventi interforze realizzati nel corso del 2010 e 2011, si è proceduto ad un minuzioso controllo documentale anche in relazione alle modifiche alle caratteristiche costruttive realizzate sui motoveicoli.
Tali interventi hanno raggiunto l’indubbio risultato, di rendere evidente un presidio costante della S.P. da parte delle F.d.O., oltre ad abbattere il livello di inquinamento acustico prodotto dalle moto, per effetto delle modifiche apportate (manomissione del sistema silenziatore e sistemi di scarico senza certificato di approvazione).
Unico limite di tali interventi è rappresentato dal fatto che ci si è indirizzati esclusivamente verso
le moto e le loro conformazioni, il tunig, mentre è risultato limitato l’accertamento/controllo sui comportamenti posti in essere dai motociclisti (circolazione contromano, gare, sorpassi ecc…).
I dati aggregati, relativi agli interventi effettuati, certificano quanto sopra affermato.
Tale aspetto è oggetto di forte critica da parte dei centauri i quali, non di rado e non senza ragione, richiedono all’operatore quale incidenza sulla sicurezza della circolazione stradale abbia uno scarico senza DB Killer, uno specchietto o un indicatore di direzione non omologato.
L’ovvia risposta è che le regole, tutte, vanno rispettate .. ma è indubbio che le critiche mosse, hanno una loro ragione di essere, e che sia necessario fare un salto di qualità nei controlli, attenzionando anche quei comportamenti che pongono in serio pericolo la sicurezza della circolazione stradale.
In tale direzione vanno le richieste dei cittadini residenti, i quali lamentano la pericolosità degli stili di guida dei centauri.
La necessità è stata ribadita nel corso dell’incontro pubblico avvenuto nella sala del Consiglio Comunale di Loiano trovando il consenso dei partecipanti.
IL PROGETTO DI IMPLEMENTAZIONE QUALITATIVA DEGLI INTERVENTI
Lo scrivente ufficio ha pertanto iniziato a predisporre specifico progetto, che vede la presenza di una pattuglia automontata con due telecamere a bordo, percorrere costantemente le strade soggette a controllo, accertando e registrando i comportamenti pericolosi e non rispettosi del vigente C.d.S, comunicando, nei limiti del possibile, violazione e dati identificativi ad altre pattuglie in posto di controllo
Nel predisporre il progetto, son stati valutati i seguenti aspetti:
1 - fattibilità del progetto con riferimento alle norme sull’accertamento delle infrazioni previste dal C.d.S. e sulla contestazione immediata;
2 - necessità di rispetto della normativa sulla privacy;
3 – richiesta di preventivo per la progettazione e realizzazione ad hoc di un prototipo costituito dai dispositivi hardware e software necessari, alla ditta “xxx.” nella persona del Sig. xxx
Con riferimento alla normativa in vigore relativa agli accertamenti violazioni al C.d.S. si è potuto verificare l’esistenza di limitazioni e regole di utilizzo, esclusivamente indirizzate, verso strumenti che accertano direttamente l’infrazione (autovelox fissi e mobili, tele laser ecc…)
La metodologia di accertamento prevista nel presente progetto vede gli operatori sul veicolo accertare direttamente le infrazioni, mentre le risultanze fotografiche rappresentano il necessario supporto documentale di quanto già accertato “de visu”.
Conseguentemente non è richiesta omologazione dei dispositivi, non avendo questi funzione di accertamento, ma di sola documentazione (vedasi parere ministero trasporti 20/09/2011 nr. 4719), e non sono previste particolari regole di utilizzo.
In merito alla vigente normativa sulla privacy il garante con provvedimento in materia di videosorveglianza datato 8/04/2010 al punto 5.3.2 stabilisce che “anche i conducenti dei veicoli e le persone che accedono o transitano in aree dove sono attivi sistemi elettronici di rilevazione automatizzata delle infrazioni, devono essere previamente informati in ordine al trattamento dei dati”.
Pur non trattandosi nel caso specifico di rilevazione automatizzata, come sopra specificato, il garante della protezione dei dati personali, a seguito di specifico quesito, con atto prot. Nr. 1173/64402 del 17/01/2012, ha ribadito la necessità dell’informazione preventiva , utilizzando il modello semplificato di informazione minima e cioè il classico cartello di area/strada video sorvegliata, opportunamente adattato (art.3.1 provvedimento del 08.04.2010) e contenente descrizione della finalità perseguita “videocontrollo dinamico delle disposizioni in materia di circolazione stradale.
La segnaletica di informazione a tutela della privacy, va posta all’inizio dell’area/tratto di strada interessato dal rilevamento e ripetuta, qualora necessario, onde raggiungere l’imperativo/obiettivo che chiunque, si trovi a transitare nell’area, sia informato del videocontrollo.
In conseguenza del provvedimento richiamato e della risposta ricevuta, lo scrivente ufficio ha provveduto a proporre le necessarie modifiche al regolamento sulla videosorveglianza, aggiungendo in particolare “il fine della sicurezza delle persone nella circolazione stradale previste dall’art. 1 comma 1 del vigente C.d.s.”.
Qualora il progetto venisse adottato da altri comuni (ad avviso dello scrivente il progetto ben si allinea con la recente scelta di gestione associata del servizio di Polizia Municipale, operata dai Sindaci dell’Unione Valli Savena e Idice) è necessario che gli stessi approvino/modifichino regolamento sulla videosorveglianza.
Con riferimento alla dotazione hardware e software necessaria si è avuto un incontro con xxx nella persona del sig. xxx al quale sono state specificate le necessità e i risultati attesi.
In particolare fra le necessità si sono evidenziate
- doppia telecamera (i motocicli sono dotati solo di targa posteriore);
- sistema di ricerca infrazioni registrate tramite segnalibro;
- sistema di ingrandimento e visualizzazione frames con targa motoveicolo;
- cancellazione/oscuramento immagini non necessarie e ridondanti (persone riprese ma estranee al
fatto);
- sistema di individuazione progressiva chilometrica /civico;
Risultati attesi
L’implementazione qualitativa del controllo moto, tende a ridurre ed eliminare comportamenti che vengono percepiti dai cittadini e rappresentano, un grave pericolo la sicurezza della circolazione stradale, oltre ad essere , unitamente alla velocità, causa dei sinistri stradali con coinvolgimento di centauri.
Il risultato atteso è un aumento generale della sicurezza delle strade durante i week-ends primaverili ed estivi.
Tale risultato si dovrà tradurre in
- diminuzione dei sinistri stradali che vedono coinvolti i motociclisti .
- aumento della percezione della sicurezza da parte degli altri utenti della strada (pedoni, ciclisti ed automobilisti)
Fra i risultati attesi da annoverare anche una maggiore conoscenza delle dinamiche personali e di gruppo che si sviluppano all’interno del mondo dei motards.
La conoscenza di tali dinamiche permetterà da un lato di approntare efficaci azioni di contrasto, e dall’altro di intervenire con azioni di “moral suasion” direttamente sui gruppi organizzati di motociclisti
A disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti ritenuti utili, porgo distinti saluti