Adria modificata per gare di moto
Inviato: 19 giu 2012, 15:56
L’autodromo rodigino ha presentato un progetto per modificare una curva del tracciato e poter ospitare così le gare nazionali
La notizia in realtà non è una vera “notizia”, nel senso che è ovvio che in un autodromo si ospitino le gare di moto e auto; in realtà, fino a oggi l’Adria International Raceway è rimasto un po’ a guardare per quanto riguarda le competizioni a due ruote, limitandosi ad ospitare i trofei scooter, Yamaha Cup 125 e gare d’epoca. Il motivo risiede nell’omologazione dell’impianto, e soprattutto nella conformazione della prima curva che, secondo i tecnici addetti alle omologazioni, non prevedeva sufficienti vie di fuga per le moto. Mario Altoè, direttore dell’Impianto, mi ha confermato personalmente che sono partite le pratiche per aggiornare la pista e venire incontro a queste esigenze, col fine di rendere l’autodromo idoneo ad ospitare le gare nazionali di tutte le categorie. Quali modifiche, starete pensando? La prima curva verrà anticipata di qualche metro, così da poter essere utilizzata dalle moto. In pratica resterà sia l’attuale curva 1 che la nuova, che in pratica verrà asfaltata dove oggi corre il manto erboso di delimitazione della pista. Così facendo si otterrà uno spazio di fuga maggiore verso l’esterno e l’omologazione. Il progetto è stato presentato in questi giorni, e le modifiche dovrebbero essere eseguite entro la fine dell’anno, così da poter partire a pieno regime già nel 2012.
Questa piccola grande novità apre scenari totalmente nuovi per gli amanti della guida in pista: l’autodromo alle porte di Rovigo infatti fino a oggi era meta di appassionati e “amatori”, ma poco interessante per i piloti visto che il circuito non rientra in alcun calendario sportivo nazionale. Aprendo le porte alle gare il paddock dovrebbe popolarsi di piloti licenziati, e questo porterebbe vantaggi all’autodromo stesso (ovviamente) ma anche a tutti gli altri utilizzatori della pista, in quanto è presumibile che l’organizzazione dei turni in futuro venga suddivisa tra “licenziati” e non al fine di garantire il divertimento e la sicurezza di tutti.
Alcune volte infatti, è inutile nasconderselo, la pista di Adria viene anche scartata dai piloti per il “traffico domenicale”, situazione che rende le sessioni in pista poco proficue in termini di messa a punto e allenamento.
http://www.on-bike.it/?p=296
La notizia in realtà non è una vera “notizia”, nel senso che è ovvio che in un autodromo si ospitino le gare di moto e auto; in realtà, fino a oggi l’Adria International Raceway è rimasto un po’ a guardare per quanto riguarda le competizioni a due ruote, limitandosi ad ospitare i trofei scooter, Yamaha Cup 125 e gare d’epoca. Il motivo risiede nell’omologazione dell’impianto, e soprattutto nella conformazione della prima curva che, secondo i tecnici addetti alle omologazioni, non prevedeva sufficienti vie di fuga per le moto. Mario Altoè, direttore dell’Impianto, mi ha confermato personalmente che sono partite le pratiche per aggiornare la pista e venire incontro a queste esigenze, col fine di rendere l’autodromo idoneo ad ospitare le gare nazionali di tutte le categorie. Quali modifiche, starete pensando? La prima curva verrà anticipata di qualche metro, così da poter essere utilizzata dalle moto. In pratica resterà sia l’attuale curva 1 che la nuova, che in pratica verrà asfaltata dove oggi corre il manto erboso di delimitazione della pista. Così facendo si otterrà uno spazio di fuga maggiore verso l’esterno e l’omologazione. Il progetto è stato presentato in questi giorni, e le modifiche dovrebbero essere eseguite entro la fine dell’anno, così da poter partire a pieno regime già nel 2012.
Questa piccola grande novità apre scenari totalmente nuovi per gli amanti della guida in pista: l’autodromo alle porte di Rovigo infatti fino a oggi era meta di appassionati e “amatori”, ma poco interessante per i piloti visto che il circuito non rientra in alcun calendario sportivo nazionale. Aprendo le porte alle gare il paddock dovrebbe popolarsi di piloti licenziati, e questo porterebbe vantaggi all’autodromo stesso (ovviamente) ma anche a tutti gli altri utilizzatori della pista, in quanto è presumibile che l’organizzazione dei turni in futuro venga suddivisa tra “licenziati” e non al fine di garantire il divertimento e la sicurezza di tutti.
Alcune volte infatti, è inutile nasconderselo, la pista di Adria viene anche scartata dai piloti per il “traffico domenicale”, situazione che rende le sessioni in pista poco proficue in termini di messa a punto e allenamento.
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